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La storia

L'Auser è nata come “Associazione degli anziani, per gli anziani” ma raccoglie ormai gente di tutte le età e offre servizi utili a tutti. E' da oltre vent'anni che opera per gli anziani perché abbiano un futuro da protagonisti e vogliamo sfatare l'idea che l'anziano sia un costo per la società.
L'Auser nasce su un'intuizione di Bruno Trentin, quando era segretario generale della CGIL sostenendo:
“...il sindacato che è abituato con gli strumenti della contrattazione e dell'iniziativa legislativa a conquistare i nuovi diritti sociali per tutti i lavoratori che rappresenta, ha bisogno sempre più in questa fase di trasformazione profonda della società italiana di avere anche dei momenti di sperimentazione concreta di un attività associata che realizzi, non solo rivendichi, una solidarietà tra diversi, che pratichi una solidarietà intorno all'esercizio dei diritti fondamentali. Per seguire il cittadino anche dopo la sua compiuta attività lavorativa”.

Nel Maggio 1988 il tredicesimo congresso dello SPI CGIL adotta la parola d'ordine “dare vita agli anziani – anziani un risorsa per il paese”. Si apre così una fase nuova della vita del Sindacato che vedrà realizzare sempre più la forza del nuovo soggetto sociale costituito da anziani e pensionati.
Il 5 maggio 1989 lo SPI-CGIL costituisce l'associazione “per la promozione e lo sviluppo dell' AUtegestione dei SERvizi (AUSER)”.
L'associazione ha lo scopo di dare risposte autonome ai bisogni materiali e immateriali e migliorare la qualità della vita degli anziani e di tutti i cittadini, per contrastare ogni forma di esclusione sociale, diffondere la pratica e la cultura della solidarietà.

L'Auser rappresenta certamente una punta di lancia in questa direzione perché è insieme un modo per recuperare alla vita attiva, alla vita di cittadinanza migliaia e migliaia di lavoratori e lavoratrici anziani, di pensionati e pensionate, ma è anche un mezzo col quale fare incontrare soggetti con altri soggetti che vivono molto spesso un'impostazione di difficoltà analoga a quella degli anziani, per costruire insieme delle esperienze di autogoverno, di formazione culturale , di svago e persino di attività collettive organizzate.

Dalle parole di Trentin venne il conforto e le sollecitazioni ad intraprendere l'esperienza della costituzione di un movimento che raccogliesse il diverso e frammentato mondo che la società civile era andato costituendo per rispondere ai variegati bisogni presenti nella società italiana.
Il “Terzo Settore” nacque, infatti, dall'incontro della nostra associazione, l'Auser, con l'Arci e le Acli, a cui progressivamente si unirono tutte le altre organizzazioni sociali. Come, l'Auser Toscana, è tra le 10 associazioni fondatrici del CESVOT (Centro Servizi Volontariato Toscana).

Questa idea di Trentin è stata una quasi rivoluzione nel mondo della sinistra. Per le organizzazioni di sinistra il volontariato era qualcosa che faceva parte del patrimonio culturale dei cattolici. Anche se molti facevano attività individuali di questo genere in società di mutuo soccorso, nei partiti, nel sindacato, nelle pubbliche assistenze, nelle misericordie, ma il principio era estraneo a quella cultura. Nonostante questo concetto sia stato ormai superato, qualche difficoltà si riscontra ancora oggi.

Solo con l'andare del tempo e superando resistenze culturali , si è capito che questa divisione era sbagliata, potevamo e dovevamo fare del volontariato ispirandoci non tanto all'idea della carità, quanto a quella della solidarietà, non limitandosi ad assistere le persone, ma incoraggiarle a fare, dare aiuto, a pensare agli altri oltre che a noi stessi.
In un mondo dove sono venuti meno molti valori, cadute le ideologie, in momenti di individualismo esasperato come quello di oggi, molti, se convinti di poter fare e di essere utili, si rifugiano nel volontariato.

Dal 5 maggio 1989 cominciò con l'Auser Nazionale il cammino della costituzione vera e propria dell'Associazione, un cammino lungo, fatto di tante storie diverse nelle diverse realtà locali.
La prima associazione Auser in Toscana viene costituita a Rufina il 27 marzo 1990, è il primo Filo d'Argento, nato dopo un primo incontro con lo SPI-CGIL di Firenze. Fu l'inizio dell'Auser a Firenze e in tutto il territorio Toscano.
Da lì cominciarono gli incontri nelle varie zone con le sedi locali dello SPI, il 3 Aprile a Firenze, poi a Pontassieve, Empoli, Castelfiorentino. Il 4 Aprile il primo Filo d'Argento a Firenze, poi a Vaiano (la sartoria). Nel 1991 nacquero l'Auser Regionale e quella comprensoriale di Firenze e nelle altre città e comuni, compresa a San Casciano.

Oggi in Toscana l'Auser conta 215 associazioni costituite, 42.000 soci e oltre 7500 volontari attivi, è presente in circa 170 comuni su un totale di 287. E' una bella forza e capitale umano messi in campo per servizi, aiuto e solidarietà per chi ha bisogno.
Iniziarono i servizi con l'invio degli auguri di compleanno a casa, anche se criticato perché gli anziani avevano bisogno di ben altro. Però questa iniziativa permise di avvicinare tanta gente e farci conoscere anche alle istituzioni. Da allora l'Auser ha fatto grandi progressi, ripensando anche ai numeri sopra esposti.
Lo scopo dell'Auser è l'AIUTO ALLA PERSONA per cui le attività svolte sono molteplici: Filo d'Argento, compagnia telefonica, creare contatti con gli anziani, trovare aiuto per i problemi quotidiani, far compagnia alle persone anziane, spesa a domicilio, accompagnamento presso strutture e supermercati, trasporto sociale.
Servizi alla comunità con volontariato civico, nonni vigili, presenza su scuolabus, sorveglianza aree verdi, mostre e biblioteche.
Educazione degli adulti, racconti delle memorie, antichi saperi e mestieri.
Solidarietà internazionale che viene fatta tramite le sartorie della solidarietà e non solo, con lo scopo di togliere dall'isolamento le persone e nel contempo produrre vestiario, pigotte e altro per aiutare le popolazioni del terzo mondo e in via di sviluppo facendo sentire loro la solidarietà e la vicinanza della gente italiana.

Auser difende e sviluppa le capacità conoscitive e attive, anche residue, delle persone.
Promuove la cittadinanza attiva sottoforma di partecipazione responsabile delle persone ai servizi della comunità locale, alla tutela, valorizzazione, estensione dei beni comuni culturali e ambientali, alla difesa e allo sviluppo dei diritti di tutti, ai rapporti intergenerazionali.
I valori in cui crede l'Associazione, non sono solo un riferimento etico, ma diventano degli obbiettivi da perseguire attraverso l'impegno di tutte le strutture e lo svolgimento di specifiche attività e servizi.
Per fare tutto questo occorrono tanti volontari attivi e soci, mantenere un rapporto solido ed efficiente con gli enti locali e istituzioni, di far funzionare e migliorare le iniziative di coordinamento anche con altre associazioni come le reti di solidarietà, per non disperdere energie e risorse della quali c'è tanto bisogno.
I nuovi pensionati e nuovi anziani sono una risorsa preziosa per la società. La nuova generazione di anziani è quella che ha esperienza, disponibilità e ancora tanta voglia di fare, quella che rifiuta gli stereotipi e riprende i suoi diritti, svolgendo un ruolo attivo nella società.
Una generazione di persone che non ci stanno ad essere considerati sudditi o clienti, ma CITTADINI.

Il Presidente Auser Toscana
Giovanni Forconi